La carriola (1917) di Luigi Pirandello: riassunto breve della novella e analisi dettagliata (poetica dell’umorismo, stile, collegamento con Freud). I picconieri: i mina-tori che, con il piccone, staccano i pezzi di roc-cia da cui si ricava lo zolfo. La carriola - Wikipedia. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La carriola . Vorrei farle intendere, a quattr'occhi, che non . Lo compio ogni giorno al momento opportuno, nel massimo segreto, con spaventosa gioia, perch. Dovevo essere sicuro (e la sicurezza mi parve di poterla avere solamente con lei) che questo mio atto non fosse scoperto. Forse m'acchiapperebbero, mi legherebbero e mi trascinerebbero, atterriti, in un ospizio di matti. Il terrore da cui tutti sarebbero presi, se questo mio atto fosse scoperto, ecco, lo leggo ora negli occhi della mia vittima. Sono affidati a me la vita, l'onore, la libert. Dieser Artikel behandelt den Schriftsteller Luigi Pirandello; zu anderen Bedeutungen von Pirandello siehe Pirandello (Begriffskl La signora Frola e il signor Ponza, suo genero: La Tartaruga: La toccatina: La tragedia d'un personaggio: La trappola: La veglia: La vendetta del cane: La. LUIGI PIRANDELLO From 'Novelle' La Carriola Quand’ho qualcuno attorno, non la guardo mai; ma sento che mi guarda lei, mi guarda, mi guarda senza staccarmi un momento gli occhi d’addosso. Vorrei farle intendere, a quattr. Guai, dunque, se il mio segreto si scoprisse! La mia vittima non pu. Tuttavia, da qualche giorno, non mi sento pi. Sono costernato e inquieto. Sarei, ripeto, un uomo finito. Il valore dell'atto ch'io compio, pu. Dirlo e farlo intendere, non . Ritornavo, quindici giorni or sono, da Perugia, ove mi ero recato per affari della mia professione. Uno degli obblighi miei pi. L'unica che mi possa concedere, quando mi vince troppo la stanchezza per una briga a cui attendo da tempo, . A una prima difficolt. Guardavo fuori, ma non vedevo nulla, assorto in quella difficolt. Veramente non potrei dire che non vedessi nulla. Gli occhi vedevano; vedevano e forse godevano per conto loro della grazia e della soavit. Ma io, certo, non prestavo attenzione a ci. Se non che, a poco a poco, cominci. Lo spirito mi s'era quasi alienato dai sensi, in una lontananza infinita, ove avvertiva appena, chi sa come, con una delizia che non gli pareva sua, il brulichio d'una vita diversa, non sua, ma che avrebbe potuto esser sua, non qua, non ora, ma l. Pirandello nasce il 28.06.1867 ad Agrigento. Compie gli studi liceali a Palermo,poi si scrive all'Universit. Nel 1892 si stabilisce a. Luigi Pirandello Novelle per un anno TRATTO DA: 'Novelle per un anno' di Luigi Pirandello, 2 voll. LA CARRIOLA 1067 NELL'ALBERGO Migliore risposta: LA CARRIOLA La novella tratta la vicenda di un affermato professore di diritto, un uomo esemplare. Un giorno, dopo un viaggio in treno, nonostante non avesse per nulla cambiato la consuetudine. Gli occhi a poco a poco mi si chiusero, senza che me n'accorgessi, e forse seguitai nel sonno il sogno di quella vita che non era nata. Con quest'animo scesi alla stazione, montai sulla mia automobile che m'attendeva all'uscita, e m'avviai per ritornare a casa. Ebbene, fu nella scala della mia casa; fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta. Io vidi a un tratto, innanzi a quella porta scura, color di bronzo, con la targa ovale, d'ottone, su cui . Spaventosamente d'un tratto mi s'impose la certezza, che l'uomo che stava davanti a quella porta, con la busta di cuojo sotto il braccio, l'uomo che abitava l. Conobbi d'un tratto d'essere stato sempre come assente da quella casa, dalla vita di quell'uomo, non solo, ma veramente e propriamente da ogni vita. Io non avevo mai vissuto; non ero mai stato nella vita; in una vita, intendo, che potessi riconoscer mia, da me voluta e sentita come mia. Anche il mio stesso corpo, la mia figura, quale adesso improvvisamente m'appariva, cos! Chi lo aveva fatto cos? Commendatore, professore, avvocato, quell'uomo che tutti cercavano, che tutti rispettavano e ammiravano, di cui tutti volevan l'opera, il consiglio, l'assistenza, che tutti si disputavano senza mai dargli un momento di requie, un momento di respiro ? E che m'importava di tutte le brighe in cui quell'uomo stava affogato dalla mattina alla sera; di tutto il rispetto, di tutta la considerazione di cui godeva, commendatore, professore, avvocato, e della ricchezza e degli onori che gli erano venuti dall'assiduo scrupoloso adempimento di tutti quei doveri, dell'esercizio della sua professione? Ma se non ero stato mai io, veramente, se veramente non ero io (e lo sentivo con spaventosa certezza) quell'uomo insoffribile che stava davanti alla porta; di chi era moglie quella donna, di chi erano figli quei quattro ragazzi? Di quell'uomo, di quell'uomo che il mio spirito, in quel momento, se avesse avuto un corpo, il suo vero corpo, la sua vera figura, avrebbe preso a calci o afferrato, dilacerato, distrutto, insieme con tutte quelle brighe, con tutti qua doveri e gli onori e il rispetto e la ricchezza, e anche la moglie, s. Mi portai le mani alle tempie e me le strinsi forte. Ma attraverso un sentimento strano, penoso, angoscioso, di loro, quali essi erano fuori di me, quali me li vedevo ogni giorno davanti, che avevano bisogno di me, delle mie cure, del mio consiglio, del mio lavoro; attraverso questo sentimento e col senso d'atroce afa col quale m'ero destato in treno, mi sentii rientrare in quell'uomo insoffribile che stava davanti alla porta. Trassi di tasca il chiavino; aprii quella porta e rientrai anche in quella casa e nella vita di prima. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede: vive.. Come una cosa morta, la trascina. Pochissimi lo sanno; i pi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si . Ma se possiamo vederla, questa forma, . Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ci. Mi hanno preso come una materia qualunque, hanno preso un cervello, un'anima, muscoli, nervi, carne, e li hanno impastati e foggiati a piacer loro, perch. E grido, l'anima mia grida dentro questa forma morta che mai non ? Forma gravata di doveri, che non sento miei, oppressa da brighe di cui non m'importa nulla, fatta segno d'una considerazione di cui non so che farmi; forma che . Quando tu, comunque, hai agito, anche senza che ti sentissi e ti ritrovassi, dopo, negli atti compiuti; quello che hai fatto resta, come una prigione per te. E come spire e tentacoli t'avviluppano le conseguenze delle tue azioni. E ti grava attorno come un'aria densa, irrespirabile la responsabilit. Come potrei io nella prigione di questa forma non mia, ma che rappresenta me quale sono per tutti, quali tutti mi conoscono e mi vogliono e mi rispettano, accogliere e muovere una vita diversa, una mia vera vita? Dev'essere questa, per forza. Ho una vecchia cagna lupetta, da undici anni per casa, bianca e nera, grassa, bassa e pelosa, con gli occhi gi. Tra me e lei non c'erano mai stati buoni rapporti. Forse, prima, essa non approvava la mia professione, che non permetteva si facessero rumori per casa; s'era messa per. Tra tante carte e tanti libri, qua, si sentiva protetta e sicura. Di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi, come per dire: . La tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse, quindici giorni or sono, all'improvviso, nel vedermi guardato cos. Non le faccio male; non le faccio nulla. Appena posso, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano, dal mio seggiolone, perch. Corro subito a riaprire l'uscio adagio adagio, senza il minimo cricchio, e mi rimetto in trono, sul seggiolone, pronto a ricevere un nuovo cliente, con l'austera dignit. Ma, ecco, la bestia, da quindici giorni, rimane come basita a mirarmi, con quegli occhi appannati, sbarrati dal terrore. Vorrei farle intendere . Comprende, la bestia, la terribilit. Non sarebbe nulla, se per scherzo glielo facesse uno dei miei ragazzi. Ma sa ch'io non posso scherzare; non le . Il protagonista, un avvocato di successo e richiestissimo, sta tornando da un viaggio in treno e nel dormiveglia si vede vivere, ovvero si riconosce come altro da s. Questa crisi di identit. In quel momento capisce che sotto quella forma che la societ. Non gli resta che accettare quella sua forma. La novella termina con la descrizione di uno di questi momenti: l'avvocato afferra la sua cagnetta per le zampe posteriori e le fa fare la carriola, facendole compiere otto o dieci passi nel suo studio. Dal punto di vista narrativo . Il protagonista ci spiega che ogni sua forma, ogni sua maschera . Pirandello, nello scrivere questa novella, intende comunicare che la pace .
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December 2016
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